Perla di Labuan

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Marianna Guillonk
Carole André interpreta Marianna nello sceneggiato televisivo Sandokan.
SagaCiclo indo-malese
AutoreEmilio Salgari
1ª app. inLe tigri di Mompracem
Interpretata daCarole André (Sandokan)
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina
EtniaInglese-Italiana

La Perla di Labuan è l'epiteto con cui si fa riferimento nei romanzi di Emilio Salgari al personaggio di Lady Marianna Guillonk, la fanciulla amata da Sandokan, protagonista del ciclo indo-malese dello scrittore. Il nome deriva dal poema di Raja Indera Mahkota sulla perdita di Labuan da parte del Brunei: Syair Rakis o "La perla perduta".[senza fonte]

Lady Marianna era nipote di un lord inglese (James Guillonk), stretto collaboratore del governatore James Brooke, detto "lo sterminatore dei pirati", ovvero l'antagonista di Sandokan.

Caratterizzazione del personaggio

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Secondo quanto riportato nei romanzi, Lady Marianna era nata in Italia, in una località imprecisata sul golfo di Napoli, da madre italiana e da un lord inglese, ma sarebbe rimasta ben presto orfana e affidata, a undici anni, al solo parente rimastole, lo zio James Guillonk, che la portò con sé nel Borneo. Così la descrive Salgari:

«Era una fanciulla di sedici o diciassette anni, dalla taglia piccola, ma snella ed elegante, dalle forme superbamente modellate, dalla cintura così stretta che una sola mano sarebbe bastata per circondarla, dalla pelle rosea e fresca come un fiore appena sbocciato.
Aveva una testolina ammirabile, con due occhi azzurri come l'acqua del mare, una fronte d'incomparabile precisione, sotto la quale spiccavano due sopracciglia leggiadramente arcuate e che quasi si toccavano. Una capigliatura bionda le scendeva in pittoresco disordine, come una pioggia d'oro, sul bianco busticino che le copriva il seno...»

Le vicende che la riguardano sono contenute soprattutto ne Le tigri di Mompracem, romanzo imperniato proprio sull'amore di Sandokan per Lady Marianna e la lotta da lui condotta per portarla via allo zio. Dopo averla conquistata, il pirata annuncia la fine della propria attività piratesca e si dirige, con colei che diverrà sua sposa, all'isola di Giava[2]. La bella storia sarà però destinata a durare poco poiché Marianna morirà di colera poco tempo dopo e verrà sepolta nella città di Batavia. Le avventure del romanzo successivo (I pirati della Malesia) si svolgono quando lei è morta già da due anni.

Sandokan ricorderà sempre la sua perduta sposa, e in suo onore battezzerà le migliori imbarcazioni della sua flotta: la "Perla di Labuan" e la "Marianna".

«La "Perla di Labuan", con la quale il capo dei pirati di Mompracem stava per intraprendere l'audace spedizione, era uno dei più grandi e belli prahos tra quelli che solcavano gli ampi mari della Malesia. Stazzava centocinquanta o centosessanta tonnellate, il triplo dei prahos ordinari. Strettissima aveva la carena, svelte le forme, alta e solida la prua, fortissimi gli alberi e amplissime le vele, i cui pennoni non misuravano meno di sessanta metri. A vento largo, doveva filare come una rondine marinara e lasciarsi di gran lunga indietro i più rapidi steamers e i più veloci velieri d'Asia e d'Australia.»[3] La nave ebbe vita breve, in quanto fu fatta affondare dallo stesso Sandokan per avere il pretesto di salire, come naufrago, sull'"Helgoland" e impadronirsene.[4]

L'altra nave, la "Marianna", avrà vita più lunga ed è attiva per tutto il romanzo Le due tigri e finisce la propria esistenza, ormai vecchia, solo alla fine de Il Re del Mare; dalla descrizione che ne fa Salgari appare molto simile alla "Perla": Sembrava un veliero malese, dalle dimensioni straordinarie delle sue vele, la cui superficie era immensa, però lo scafo non era precisamente simile a quello dei prahos, non essendo provvisto di bilancieri per appoggiarsi meglio sulle onde quando le raffiche aumentano di violenza, né avendo al centro quella tettoia che chiamasi attap. Anzi era costruito, a quanto pareva, con lamine di ferro anziché di legno, non aveva la poppa bassa, la tolda era sgombra e poi stazzava tre volte di più dei prahos ordinari, i quali di rado hanno una portata di cinquanta tonnellate.[5]

«- Yanez - rispose Sandokan con voce triste, - ti ricordi ciò che disse una sera, sotto la fresca ombra di un maestoso durion, mia moglie?
- Sì, me lo ricordo. "Sandokan, mio prode amico, ti disse, ho una cugina che idolatro nella lontana India. È figlia d'un fratello di mia madre"»

Il ricordo di Marianna Guillonk riappare in molte occasioni anche perché un'altra eroina, Ada Corishant, amata da Tremal-Naik e al centro di lunghe avventure, era la figlia di un fratello della madre di Marianna, il capitano Harry Corishant[7]. Tale parentela appare incoerente con le asserite origini italiane della madre di Marianna, perché il fratello, che nel corso delle sue vicende muterà anche il nome in Harry Macpherson, appare inequivocabilmente di origine scozzese. Il che potrebbe essere dovuto a mancata revisione da parte di Salgari, il quale scriveva e pubblicava velocemente i suoi romanzi per guadagnare.

I lineamenti di Ada appaiono assai simili a quelli della defunta Marianna e in più occasioni Sandokan, al vederla, rimane turbato dal ricordo dell'amata.[6] In virtù dei meriti acquisiti salvando Ada, James Guillonk finirà per riappacificarsi con Sandokan e collaborerà a farlo evadere quando questi sarà catturato da James Brooke.

Nello sceneggiato del 1976, Marianna a differenza che nel libro non rimane viva, per poi morire di malattia dietro le quinte della narrazione, bensì rimane colpita a morte da un proiettile nell'ultima puntata.

Nella serie televisiva Sandokan - La tigre della Malesia prodotta da MondoTV, non è nipote di Guillonk ma direttamente di James Brooke, che lei non apprezza, mentre Lord Guillonk sostituisce il personaggio di William Rosenthal quale aspirante alla mano di lei. Vive con lo zio e l'affezionata governante autoctona Nani (chiamata Luna una volta nel sesto episodio del cartone, a meno che Nani non sia un appellativo), trova noiosi gli ambienti dell'aristocrazia inglese, ama cavalcare e suonare il violino, contrariando le opinioni di Broke su quanto tutto ciò ciò potrebbe influire sull'educazione di lei. Innamoratasi di Sandokan e saputo del passato di lui, riesce a fuggire con il principe-pirata e i Tigrotti per un po', finché per salvare l'amato dalla morte non si offre di tornare a Labuan con Guillonk e lo zio prova invano ad accasarla a quest'ultimo. Alla fine della serie va a vivere a Sarawak con Sandokan. Non muore, anzi diventa co-protagonista anche dei due seguiti del cartone, in particolare in Sandokan - La tigre ruggisce ancora rincontrerà l'odiato zio che ha assunto l'identità del "Rajah Bianco" (titolo che si ispira a quello reale di Brooke).

  1. ^ Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem, cap. 4 - "Lord James Guillonk".
  2. ^ Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem, cap. 32 - "L'ultima pugna della Tigre".
  3. ^ Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 6 - "Da Mompracem a Sarawak".
  4. ^ Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 7 - "L'Helgoland".
  5. ^ Emilio Salgari, Le due tigri, cap. 1 - "La Marianna".
  6. ^ a b Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 5 - "La caccia all’Helgoland".
  7. ^ Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 3 - "La Tigre della Malesia".