NGC 1502

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NGC 1502
Ammasso aperto
NGC 1502
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data1787
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneGiraffa
Ascensione retta04h 07m 50s[1]
Declinazione+62° 19′ 54″[1]
Distanza3400 a.l.
(821 pc) [2]
Magnitudine apparente (V)6,9[1]
Dimensione apparente (V)20'[3]
Velocità radiale-20,78 ± 6,42 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseII 3 p[3]
Età stimata11,2 milioni di anni[2]
Altre designazioni
Cr 45; OCISM 94; OCl 383; C 0403+622[1]
Mappa di localizzazione
NGC 1502
Categoria di ammassi aperti

NGC 1502 è un piccolo ammasso aperto di settima magnitudine[1] formato da circa 45 stelle, situato nella costellazione della Giraffa.

Mappa per individuare NGC 1502.

Si individua nella parte meridionale della costellazione in una regione povera di stelle appariscenti e fortemente oscurata da polveri interstellari; costituisce l'estremità sudorientale della Cascata di Kemble, un lungo allineamento di stelle ben visibile con un binocolo. Attraverso questo strumento l'ammasso appare come un piccolo e fitto addensamento di stelle azzurre di magnitudine 7 e 8, circondate da un'apparente nebulosità; un telescopio da 100mm è già sufficiente per risolverlo in alcune stelle ravvicinate fino alla magnitudine 12, senza lasciare traccia di nebulosità residua. Con strumenti ancora più grandi la risoluzione è ottimale e le componenti, spesso disposte in coppia, sono ben distaccate fra loro.

La declinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord e si presenta circumpolare fino alle latitudini prossime ai tropici; dall'emisfero australe la sua osservazione risulta dunque penalizzata ed è impossibile allontanandosi dalla fascia tropicale.[4] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre e marzo.

Storia delle osservazioni

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NGC 1502 venne individuato per la prima volta da William Herschel il 3 novembre del 1787 attraverso un telescopio riflettore da 18,7 pollici; egli lo descrisse come un ammasso di stelle piuttosto ricco e notevolmente denso, di forma un po' allungata. Suo figlio John Herschel lo riosservò in seguito e lo inserì poi nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 802.[5]

Caratteristiche

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NGC 1502 è molto giovane, con appena 11 milioni di anni. È formato da almeno 19 componenti[6] di magnitudine più luminosa della 11, la più brillante delle quali è SZ Camaleopardis,[7] una variabile a eclisse situata al centro dell'ammasso. Si ritiene che anche la supergigante blu α Camelopardalis in origine fosse un membro dell'ammasso, ma poi sarebbe stato espulso da esso, diventando una stella fuggitiva. L'ammasso si trova alla distanza di 821 parsec (3400 anni luce)[7] e ricade sul bordo esterno del Braccio di Orione.

Le sei componenti più brillanti dell'ammasso sono di classe spettrale B3 o più calde; fra queste, le due stelle più luminose sono binarie spettroscopiche e formano assieme ad alcune compagne più deboli il sistema stellare ADS 2984.[6]

Si ritiene che NGC 1502 appartenga a Camelopardalis OB1, un'associazione OB la cui età deve essere stimata con maggiore accuratezza, ma che sembra aggirarsi sugli 11 milioni di anni al massimo; in particolare, quest'ammasso appartiene al sottogruppo Cam OB1-C. Le dimensioni totali dell'associazione, tenendo conto di una distanza media pari a 1000 parsec, sono pari a circa 70-90 parsec, un diametro abbastanza tipico per un'associazione OB.[8] A Cam OB1 sono legate diverse nebulose, fra le quali la regione H II Sh2-205 e le nebulose a riflessione vdB 14 e vdB 15.

  1. ^ a b c d e Simbad Astronomical Database: risultato per NGC 1502, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 23 marzo 2009.
  2. ^ a b WEBDA database, Università di Vienna: NGC 1502, su univie.ac.at. URL consultato il 24 marzo 2009.
  3. ^ a b SEDS.org: Revised NGC Data for NGC 1502, su spider.seds.org. URL consultato il 24 marzo 2009.
  4. ^ Una declinazione di 62°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 28°; il che equivale a dire che a nord del 28°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 28°S l'oggetto non sorge mai.
  5. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 1502, su ngcicproject.org. URL consultato il 1º agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  6. ^ a b Reimann, H.-G.; Pfau, W., Combined UBV and UVBY photometry of open clusters. I - NGC 1502, in Astronomische Nachrichten, vol. 308, 1987, p. 111. URL consultato il 1º agosto 2013.
  7. ^ a b M.M. Hohle, T. Eisenbeiss, M. Mugrauer, F. Freistetter, M. Moualla, R. Neuhäuser, S. Rätz, T.O.B. Schmidt, N. Tetzlaff, M. Vaňko, Photometric study of the OB star clusters NGC 1502 and NGC 2169 and mass estimation of their members at the University Observatory Jena, in Astronomische Nachrichten, vol. 330, n. 5, 2009, p. 511, DOI:10.1002/asna.200911207. URL consultato il 1º agosto 2013.
  8. ^ Straižys, V.; Laugalys, V., Young Stars in the Camelopardalis Dust and Molecular Clouds. I. The Cam OB1 Association, in Baltic Astronomy, vol. 16, 2007, pp. 167-182. URL consultato il 1º agosto 2013.
  • Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 1º agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X

Voci correlate

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