Subito dopo la fine della guerra, approfittando dell’opera di ricostruzione della Cumana, la SEPSA ebbe l’idea di arricchire il servizio, costruendo un’altra strada ferrata che – partendo sempre dal terminale di Montesanto – collegasse direttamente i centri dell’entroterra occidentale napoletano e flegreo, attraverso Soccavo, Pianura, Quarto, Licola e Cuma, riallacciandosi infine all’originale tronco litoraneo nella stazione comune di Torregaveta.
Il progetto venne approvato nel 1946[2] e i lavori partirono due anni dopo.
Il primo tratto del percorso, da Montesanto a Soccavo, fu aperto il 30 giugno del 1962. Fu necessario aspettare altri tre anni per l’avanzamento della linea sino alla stazione del Rione Traiano (15 dicembre 1965), mentre a Marina di Licola la Circumflegrea arrivò il 29 giugno 1968.
L'opera venne conclusa l'11 gennaio 1986, con l'attivazione della tratta da Marina di Licola a Torregaveta[3].
Nel 1987 è stata inaugurata la nuova officina di Quarto presso la quale vengono effettuate le operazioni di manutenzione programmata e correttiva dei rotabili ferroviari.
In contemporanea alla nuova officina viene inaugurata la stazione di Quarto Officina. Nel 1999 è stato consegnato il nuovo deposito per elettrotreni situato a Quarto e costruito su un'area di 120000 m² che potrà fungere anche da moderna officina avente un capannone di oltre 5000 m² che ospita sei binari per la manutenzione dei rotabili; inoltre è stata completata la seconda canna di galleria che collega le stazioni di Montesanto e Piave, mentre quella precedentemente utilizzata è da allora in fase di ristrutturazione.
Nel corso del 2005 si è dato inizio ai lavori di rifacimento della stazione terminale di Montesanto, capolinea delle due linee ferroviarie esercite da SEPSA e della funicolare di Montesanto, nonché vicina alla fermata della linea 2 della metropolitana. I lavori sono stati terminati ufficialmente nel maggio 2008.
Al 2024 il parco rotabili della ferrovia Circumflegrea (nonché della Cumana) risulta così composto:
13 ET 400 ex SEPSA. Consegnati da Firema tra il 1991 e il 1998 su progetto Firema E 82 e sottoposti a revamping negli anni 2010. Alimentazione a 3.000 V c.c. Scartamento ordinario.
12 ET 500 EAV. Consegnati da Titagarh FiReMa Adler tra il 2017 e il 2021. Alimentazione a 3.000 V c.c. Scartamento ordinario.
Nel 1975, come per la linea Cumana, anche per la Circumflegrea si è reso indispensabile programmare il raddoppio della linea a causa della crescente domanda di trasporto.
Del progetto complessivo è stata ultimata una parte, precisamente il raddoppio parziale delle tratte Montesanto - Pianura (per complessivi km 7,460) e Pisani - Quarto (km 2,620), raddoppio mai entrato in funzione e l'intera linea (al di fuori delle stazioni con doppio binario per la coincidenza) rimane a binario singolo.
È in funzione un unico binario per la stazione di Piave, ed i lavori di costruzione del secondo binario (la cui parte interessata è stata momentaneamente chiusa) sono al momento fermi. Provvisoriamente, i rotabili in transito attendono il rotabile proveniente dalla direzione opposta nella galleria tra le stazioni di Montesanto, Piave e Soccavo.
Sono in corso i lavori per il raddoppio dei binari tra le stazioni di Pisani e Quarto[4].
Nel 2003 è stata approvata la costruzione della stazione Cilea, posta nei pressi della via omonima nel tratto della galleria Vomero compreso tra le stazioni di Montesanto e Piave: il progetto vedeva la stazione situata a 100 metri di profondità corredata da un interscambio con la stazione Quattro Giornate della linea 1 della metropolitana.[5] I lavori sarebbero dovuti partire dapprima nello stesso 2003 e successivamente nel 2007,[6] ma entrambe le scadenze sono state disattese e il progetto risulta attualmente accantonato.
Nel 2012 è stata approvata la costruzione di una diramazione da Licola a Giugliano in Campania, presso la base NATO di Lago Patria[7].
Era, inoltre, stata progettata una stazione denominata "Giugliano Sud" tra quelle di Licola e Grotta del Sole[8].
Nel quadro della DGR 462/2013 è inoltre prevista la definitiva soppressione del servizio ferroviario nella tratta Licola-Torregaveta, nonostante fosse stato al contempo progettato di potenziare proprio tale parte della ferrovia durante il periodo estivo.[9]
La linea è percorsa da un treno ogni 20 minuti sulla tratta Montesanto-Licola (nel corso del 2020 la frequenza dei treni è stata portata ad un treno ogni 24 minuti), mentre la tratta Licola-Torregaveta è indirettamente sospesa dal 2014 a causa della scarsa affluenza viaggiatori.[10] Fino al 2022 erano presenti alcune corse in occasioni particolari, come l'apertura dell'area archeologica di Cuma, o durante il periodo estivo.[11]
La linea, a scartamento normale, è lunga 26,810 km, di cui 0,495 a doppio binario; è elettrificata a corrente continua alla tensione di 3.000 V; la pendenza massima è del 34,71 per mille, il raggio di curva minimo di 300 metri[12].