PORT score

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Con il termine PORT score o punteggio PORT o ancora pneumonia severity index (PSI) (indice di gravità di polmonite) ci si riferisce ad un punteggio predittivo di tipo clinico al quale possono ricorrere i medici per calcolare la probabilità di morbilità e mortalità tra i soggetti affetti da polmonite acquisita in comunità.[1][2]
In altre parole attraverso questo strumento il medico effettua una stratificazione del rischio in pazienti con polmonite acquisita in comunità (CAP).
In alcuni casi i clinici, in particolare i medici addetti al servizio di Pronto Soccorso ed ai servizi di emergenza ed urgenza, fanno ricorso al punteggio PORT per decidere sulla necessità di ricovero o meno, oppure, in alternativa, per eseguire un tentativo di trattamento domiciliare. La previsione di mortalità data dall'utilizzo del PORT score è sostanzialmente simile a quella che si ha ricorrendo al CURB-65,[3][4] la sensibilità del PSI è risultata superiore anche se il punteggio CURB è decisamente più facile da utilizzare.[5]
La stratificazione del rischio con l'inquadramento del paziente in una delle cinque classi permette al clinico di orientarsi oltre che su un eventuale trattamento a domicilio, anche sulla necessità di ricovero in osservazione breve intensiva o astanteria, in un reparto di medicina o pneumologia, o ancora in reparto di terapia intensiva.

Sviluppo dell'indice PSI

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L'indice fa ricorso ad alcuni dati demografici (come l'età oppure il genere, maschio o femmina), alla coesistenza di altre malattie (co-morbidità), ai segni vitali e ad alcuni parametri derivanti dall'esame fisico, infine a semplici ed essenziali esami di laboratorio. Studiare il paziente ricorrendo a questi dati di valutazione ne permette la stratificazione in cinque categorie di rischio, classi di rischio da I a IV, e queste classi possono essere utilizzate per predire la sopravvivenza a 30 giorni.

Sorgente dei dati per la convalida del punteggio

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Il punteggio PSI è stato derivato e successivamente validato raccogliendo i dati provenienti da uno studio, il Cohort Study MedisGroup, effettuato su 38.000 pazienti nell'anno 1989. Questo studio ha raggruppato i dati raccolti nel corso di 1 anno in 257 ospedali degli Stati Uniti che hanno fatto ricorso ad uno specifico software, il MedisGroup patient outcome tracking software, elaborato da una compagnia attiva nella elaborazione di strumenti e servizi sanitari, la Cardinal Health.[6] Si deve tenere presente che nel raccogliere ed elaborare i dati, tutti i pazienti dimessi dagli ospedali partecipanti allo studio e ritrasferiti a domicilio, affidati alle cure dei loro medici, a 30 giorni dalla valutazione, sono stati considerati vivi e perciò sopravvissuti all'episodio di polmonite. Un'ulteriore validazione è stata effettuata nel 1991 grazie allo studio di coorte noto come Pneumonia Patient Outcomes Research Team (PORT) - 1991. Alcuni studi hanno messo in evidenza come il punteggio PORT, pur essendo più complesso rispetto ad altri indici, quali ad esempio il CURB, abbia una capacità di discriminazione superiore a quest'ultimo e ad altri indici, soprattutto nella valutazione del rischio di mortalità a breve termine.[7] Il punteggio PSI, inoltre, definisce una percentuale maggiore di pazienti a basso rischio, ed è leggermente più accurato nell'identificare i pazienti a basso rischio rispetto al punteggio CURB.[4]

Campo di applicazione

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Lo scopo del PSI è di giungere a una classificazione della gravità della polmonite di un paziente per determinare la quantità di risorse da assegnare per la cura. Più in generale il punteggio PSI è stato utilizzato per decidere se un paziente affetto da polmonite può essere trattato ambulatorialmente o ricoverato (ospedalizzato). I pazienti affetti da polmonite in classe di rischio I possono essere rimandati a casa con un trattamento antibiotico per via orale. I pazienti in classe di rischio II-III possono essere rimandati a casa con un trattamento antibiotico per via endovenosa oppure trattenuti in osservazione per 24 ore in ospedale. I pazienti affetti da polmonite in classe di rischio IV-V invece devono essere ricoverati in ospedale per un adeguato trattamento.

Algoritmo PSI

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L'algoritmo PSI è dettagliato come di seguito:

Step 1: Stratificare la classe di Rischio 1 vs. Classe di rischio II-V
Presenza di:
Età superiore ai 50 anni Si/No
Stato mentale alterato Si/No
Frequenza cardiaca ≥125/minuto Si/No
Frequenza respiratoria >30/minuto Si/No
Pressione arteriosa sistolica <90 mm Hg Si/No
Temperatura <35 °C or ≥40 °C Si/No
Storia di:
Malattia tumorale Si/No
Insufficienza cardiaca congestizia Si/No
Malattia cerebrovascolare Si/No
Malattia renale Si/No
Malattia epatica Si/No
Se anche un solo "Sì", si procede al secondo Step
Se tutte le risposte sono "No" il paziente è assegnato alla Classe di Rischio I
Step 2: Stratificazione della Classe di Rischio II vs III vs IV vs V
Popolazione Punti Assegnati
Se Maschio +Età (anni)
Se Femmina +Età (anni) - 10
Residente in casa di cura +10
Comorbidità
Malattie tumorali +30
Malattie epatiche +20
Insufficienza cardiaca congestizia +10
Malattia cerebrovascolare +10
Malattia renale +10
Riscontri della valutazione clinica
Stato mentale alterato +20
Frequenza cardiaca ≥125/minuto +20
Frequenza respiratoria >30/minuto +20
Pressione arteriosa sistolica <90 mm Hg +15
Temperatura <35 °C o ≥40 °C +10
Riscontri di laboratorio e radiografici
pH Arterioso <7.35 +30
Azoto ureico ematico ≥30 mg/dl (9 mmol/litro) +20
Sodio <130 mmol/litro +20
Glucosio ≥250 mg/dl (14 mmol/litro) +10
Ematocrito <30% +10
Pressione parziale arteriosa di O2 <60 mmHg +10
Versamento pleurico +10
∑ <70 = Classe di Rischio II
∑ 71-90 = Classe di Rischio III
∑ 91-130 = Classe di Rischio IV
∑ >130 = Classe di Rischio V

Un calcolatore automatico del PORT score è disponibile (in inglese) su questo sito web della AHRQ (Agency for Healthcare Research and Quality).

Classe di rischio e mortalità

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È stato calcolato che un paziente che rientra nella classe di rischio II presenta un rischio di mortalità molto basso, all'incirca tra lo 0,6% e lo 0,7%. Un paziente rientrante nella classe di rischio III presenta invece un rischio di mortalità tra lo 0,9% e il 2,8%. Nelle classi IV e V il rischio di mortalità è invece decisamente più elevato.

  1. ^ MJ. Fine, TE. Auble; DM. Yealy; BH. Hanusa; LA. Weissfeld; DE. Singer; CM. Coley; TJ. Marrie; WN. Kapoor, A prediction rule to identify low-risk patients with community-acquired pneumonia., in N Engl J Med, vol. 336, n. 4, gennaio 1997, pp. 243-50, DOI:10.1056/NEJM199701233360402, PMID 8995086.
  2. ^ D. Aujesky, MJ. Fine, The pneumonia severity index: a decade after the initial derivation and validation., in Clin Infect Dis, 47 Suppl 3, dicembre 2008, pp. S133-9, DOI:10.1086/591394, PMID 18986279.
  3. ^ JD. Chalmers, A. Singanayagam; AR. Akram; P. Mandal; PM. Short; G. Choudhury; V. Wood; AT. Hill, Severity assessment tools for predicting mortality in hospitalised patients with community-acquired pneumonia. Systematic review and meta-analysis., in Thorax, vol. 65, n. 10, ottobre 2010, pp. 878-83, DOI:10.1136/thx.2009.133280, PMID 20729231.
  4. ^ a b D. Aujesky, TE. Auble; DM. Yealy; RA. Stone; DS. Obrosky; TP. Meehan; LG. Graff; JM. Fine; MJ. Fine, Prospective comparison of three validated prediction rules for prognosis in community-acquired pneumonia., in Am J Med, vol. 118, n. 4, aprile 2005, pp. 384-92, DOI:10.1016/j.amjmed.2005.01.006, PMID 15808136.
  5. ^ C. Spindler, A. Ortqvist, Prognostic score systems and community-acquired bacteraemic pneumococcal pneumonia., in Eur Respir J, vol. 28, n. 4, ottobre 2006, pp. 816-23, DOI:10.1183/09031936.06.00144605, PMID 16737983.
  6. ^ MJ. Fine, DE. Singer; BH. Hanusa; JR. Lave; WN. Kapoor, Validation of a pneumonia prognostic index using the MedisGroups Comparative Hospital Database., in Am J Med, vol. 94, n. 2, febbraio 1993, pp. 153-9, PMID 8430711.
  7. ^ MJ. Fine, BH. Hanusa; JR. Lave; DE. Singer; RA. Stone; LA. Weissfeld; CM. Coley; TJ. Marrie; WN. Kapoor, Comparison of a disease-specific and a generic severity of illness measure for patients with community-acquired pneumonia., in J Gen Intern Med, vol. 10, n. 7, luglio 1995, pp. 359-68, PMID 7472683.
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