Afronycteris nana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Neoromicia nana)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Pipistrello nano dei banani
Afronycteris nana stampflii
Naturalis Biodiversity Center
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaVespertilionidae
SottofamigliaVespertilioninae
GenereAfronycteris
SpecieA.nana
Nomenclatura binomiale
Afronycteris nana
Peters, 1852
Sinonimi

Pipistrellus abaensis, P.africanus, P.pagenstecheri, P.pusillulus

Il pipistrello nano dei banani (Afronycteris nana Peters, 1852) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 64 e 84 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 25 e 35 mm, la lunghezza della coda tra 24 e 40 mm, la lunghezza del piede tra 5 e 9 mm, la lunghezza delle orecchie tra 7 e 13 mm e un peso fino a 6,5 g.[3]

La pelliccia è corta, soffice, densa e lanuginosa. Le parti dorsali sono marroni scure o bruno-grigiastre talvolta con dei riflessi dorati, mentre le parti ventrali sono giallo-grigiastre scure. La base dei peli è ovunque bruno-nerastra. Il muso è largo, con due masse ghiandolari sui lati. Gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono bruno-nerastre, relativamente corte, ben separate tra loro, triangolari e con l'estremità arrotondata. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, falciforme e con l'estremità stretta ed arrotondata. Le membrane alari sono bruno-nerastre. I piedi sono molto piccoli. Sul polso e sulla pianta dei piedi sono presenti dei cuscinetti carnosi. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il quale è bruno-nerastro, talvolta con il bordo libero marcato di bianco. Il cariotipo è 2n=36 FNa=50.

Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di breve durata ad alta intensità e frequenza modulata iniziale di 111 kHz e finale di 59-67 kHz.

Comportamento

[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia singolarmente o in gruppi fino a 8 individui nelle foglie arrotolate di banani, altre specie del genere Musa, Ensete e Strelitzia nicolai e più raramente in capanne, canali d'irrigazione e grotte. I maschi tendono a vivere solitariamente, mentre i gruppi sono formati da femmine con i loro piccoli. L'attività predatoria inizia al tramonto e torna ai siti appena prima del sorgere del sole. Il volo è lento ed altamente manovrato, può prendere il volo direttamente dal suolo e può spostarsi sul terreno e arrampicarsi efficacemente. Entra in uno stato di torpore durante il giorno nei periodi più freddi.

Alimentazione

[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, particolarmente scarafaggi, falene e ditteri catturati in spazi relativamente aperti.

Gli accoppiamenti avvengono tra metà giugno e i primi di luglio, successivamente le femmine trattengono lo sperma fino ad agosto, durante il quale avviene l'ovulazione. Danno alla luce due piccoli alla volta a metà novembre. Vengono svezzati dopo 8-9 settimane.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa subsahariana dal Senegal all'Eritrea ad est fino al Sudafrica sud-orientale a sud. È presente sulle isole di Zanzibar e Pemba.

Vive nelle foreste, savane, steppe semi-desertiche con presenza di piante Musaceae fino a 2 500 metri di altitudine.

Sono state riconosciute 6 sottospecie:

Conservazione

[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza alle modifiche ambientali e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica A.nana come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

  1. ^ a b c (EN) Hutson, A.M., Racey, P.A., Goodman, S. & Jacobs, D. 2008, Afronycteris nana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Afronycteris nana, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold & Happold, 2013.
  • Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi